10 Luoghi da scoprire d'inverno nel Lazio

10 Luoghi da scoprire d'inverno nel Lazio - Discover Experience

L’inverno, lo sappiamo, ha un fascino tutto suo. È capace di trasformare ogni paesaggio in qualcosa di magico e suggestivo. Il Lazio è ricco di alture, con percorsi e sentieri per trekking ad alta quota. Posti sempre stupendi ma che vengono ancora di più esaltati dalle tinte biancheggianti dell’inverno. Per questo consigliamo agli amanti delle escursioni e della montagna 10 luoghi che vale veramente la pena visitare in questa stagione. 

  • Percile (RM)
  • Monte Navegna e Lago del Turano (RI)
  • Monte Autore (RM)
  • Monte Gennaro (RM)
  • Monte Soratte (RM)
  • Monte Scalambra (FR/RM)
  • Monte Semprevisa (LT/RM)
  • Monte Terminillo (RI)
  • Lago della Duchessa (RI)
  • Monte Livata (RM)

Trekking ed escursioni in montagna che ti faranno esplorare i luoghi più affascinanti del Lazio, tra vette innevate e panorami mozzafiato. Se sei amante degli sport invernali, molte di queste mete offrono anche questa possibilità, come sci e ciaspolate nella neve.

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

Percile (RM)

Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, Percile è un comune della provincia di Roma che sorge a 575 metri di altezza, tra i Monti Lucretili. Di origine romana, deve però la sua conformazione definitiva al Medioevo, quando in tutta la zona nascono rocche e castelli per difendersi dagli invasori. Ormai i resti di quel tempo sono poco visibili, ma il piccolo borgo, di appena 200 abitanti, rimane comunque delizioso e godibile grazie alle caratteristiche casette in pietra e al Palazzo Borghese. È la trasformazione dello storico castello, passato dalle mani prima degli Orsini e poi ai Borghese, attuale sede del municipio. Attraverso la Valle dell’Aniene, da Percile si possono raggiungere i cosiddetti “Lagustelli”, incastonati nel Parco Regionale dei Monti Lucretili. Sono il Lago Fraturno e il lago Marraone. Un angolo di natura che ricorda più le Alpi che il Lazio, ideale per chi vuole fare del trekking anche con la famiglia. I sentieri, a 750 metri di altezza, sono di bassa difficoltà e permettono di far godere a pieno lo scenario caratterizzato da Boschi di conifere e acque verdi smeraldo. 

Borgo di Percile

Foto di @visit_valdaniene

Monte Navegna e Lago del Turano (RI)

Queste due cime compongono e danno il nome alla Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia, in provincia di Rieti. Dalla sua vetta più alta, di 1508 metri, si può godere di un panorama mozzafiato, essendo posizionata proprio nel mezzo di due laghi, quello del Salto e del Turano. Da qui si possono osservare anche altre cime famose dell’Appennino Centrale, come il Velino e il Gran sasso. Per il Monte Navegna il percorso più classico è quello con partenza da Ascrea. L’itinerario non è dei più semplici ed è poco consigliato per i bambini. Si può tranquillamente optare però per una tappa intermedia senza perdersi lo spettacolo. Se si decide di visitare il Monte Cervia invece, il percorso più rapido e semplice è quello da Collegiove. Per chi non vuole avventurarsi nella salita l’ideale è visitare le sponde del Lago del Turano. Un bacino artificiale costruito per alimentare la vicina centrale idroelettrica e per scongiurare il pericolo di inondazioni nella Piana di Rieti, ma non per questo poco affascinante. Le sue sponde frastagliate e piene di insenature sono impreziosite dalla presenza dei piccoli e antichi paesini di Castel di Tora e Colle di Tora. Questi uniti alle acque limpide e ai boschi intorno al lago creano un’atmosfera da favola.

Lago del Turano da Monte Navegna

Foto di @antonio.sasso__

Monte Autore (RM)

La vetta del Monte Autore, con i suoi 1855 metri, rappresenta la cima più alta della provincia di Roma e uno dei punti panoramici più belli dei Monti Simbruini. Una vista a 360 gradi su tutto l’Appennino Centrale e sulla vallata in cui sono incastonati Vallepietra e il santuario della SS Trinità. Posizionato sul versante sud-occidentale del monte, questo santuario è una meta ambita da pellegrini e turisti. Tuttavia, in questa stagione potrebbe essere inaccessibile ed è sempre bene informarsi in anticipo se si ha voglia di visitarlo. Un itinerario su questo rilievo può risultare estremamente semplice e rilassante in estate/primavera. In inverno, quando si può raggiungere il metro di neve, la salita è sicuramente più difficoltosa ma allo stesso tempo più suggestiva ed eccitante. Non c’è solo un punto di partenza, si può scegliere come prima tappa Campo dell’Osso e Monte Livata, così come Vallepietra e Camporotondo, in base alla difficoltà e alla durata che si vuole affrontare. 

Escursione sul Monte Autore innevato

Foto di @noemi.corsi 

Monte Gennaro (RM)

Il Monte Gennaro, o Monte Zappi, è una cima di 1271 metri dei Monti Lucretili, situata tra i comuni di Guidonia Montecelio, Palombara Sabina e Marcellina, in provincia di Roma. Un’escursione all’insegna della natura, tra i boschi della Valle Calavera, attraverso faggi, pianori e lecceti, immersi in una zona dominata dal fenomeno del carsismo. Il percorso più classico è quello che parte da Marcellina-Prato Favale e consente di raggiungere facilmente sia Monte Gennaro che le altre cime del parco. Un altro è quello con partenza da Palombara e consente di osservare anche i ruderi del Convento di San Nicola. Gli itinerari sono adatti a tutte le stagioni e permettono di godere della biodiversità dell’area in tutte le sue sfumature. Solo la pioggia può rendere più difficoltosa la salita ma il sentiero per la cima di Monte Gennaro rimane comunque tra i più agevoli e godibili. 

Escursione sul Monte Gennaro

Foto di @madamepicci

Monte Soratte (RM)

Questa montagna nel comune di Sant’Oreste, in provincia di Roma, seppur di soli 691 metri, ha da sempre ispirato la fantasia di osservatori e anche poeti, grazie alla sua posizione particolare nel mezzo alla Piana del Tevere e alla sua insolita forma. Il Monte Soratte è infatti citato sia dal poeta romano Orazio nelle sue Odi, sia da Dante Alighieri in un passo della Divina Commedia. La montagna ha rivestito nel corso del tempo grande importanza sia dal punto di vista storico che religioso. Abitata fin dai tempi dell’Età del Bronzo, le popolazioni locali la consideravano un luogo di culto. Tradizione poi continuata anche dai romani e dai cristiani, che sulla cima costruirono l’Eremo di San Silvestro nel VI secolo, sui resti di un antico tempio dedicato ad Apollo. L’eremo è ancora visitabili, con i suoi preziosi affreschi, così come la chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie e il suo monastero. Da vedere qui sono anche le Gallerie del Monte Soratte, dei bunker e tunnel costruiti negli anni 30, dopo la Prima Guerra Mondiale, e utilizzati fino al finire degli anni ’60. Per scoprire il monte si può partire da Sant’Oreste ma anche scegliere uno degli altri sentieri o itinerari predisposti. 

Gita sul Monte Soratte

Foto di @alessia.grassotti

Monte Scalambra (FR/RM)

A cavallo delle province di Roma e Frosinone sorge il Monte Scalambra, una cima di 1420 metri, appartenente ai Monti Ernici, ideale per gli amanti della montagna e del volo. Qui sono presenti infatti anche delle piattaforme dedicate ai deltaplani. La natura incontaminata e i panorami offerti da questa vetta sono accompagnati anche dal suo valore storico. L’Eremo di S.Michele, a 1100 metri di altitudine, è sicuramente una delle tappe più ambite. È possibile arrivarci sia in macchina che a piedi, godendosi a pieno l’atmosfera. Sul monte sono presenti anche altri quattro santuari, tutti comunque ad una quota abbastanza alta. Si raccomanda di fare attenzione se si vuole visitare questa montagna, per via di alcuni sentieri più ostici di altri e riservati ai più esperti, ma soprattutto alle condizioni atmosferiche. In particolari condizioni meteo e di visibilità, la posizione del Monte Scalambra consente anche di scorgere il Vesuvio, situato a soli 160 km in linea d'aria. Come punti di partenza si può scegliere tra Serrone, Piglio e gli altopiani di Arcinazzo. 

Escursione sul Monte Scalambra

 Foto di @emilia_bartolini81

Monte Semprevisa (LT/RM)

Tra Roma e Latina troviamo invece il Monte Semprevisa, il più alto della catena dei Monti Lepini, con i suoi 1536 metri. Le sue cime offrono un panorama unico sia sull’Appenino abruzzese che sull’Agro Pontino. In condizioni favorevoli di visibilità si possono ben distinguere il promontorio del Circeo, la città di Latina, i laghi costieri, le isole Ponziane e addirittura Ischia. Questo rilievo, situato nel territorio di Carpineto Romano, offre la possibilità di perdersi nella natura, tra boschi di felci e faggi e alle cavità della roccia calcarea. Il fenomeno del carsismo ha creato strutture affascinanti e spaventose allo stesso tempo, con grotte e cavità che raggiungono anche grandi profondità, come quelle dell’Abisso Consolini e l’inghiottitoio dell’Erdigheta. Seppur i sentieri non siano tra i più difficili si raccomanda sempre prudenza e abbigliamento/attrezzatura adeguati, in particolare in questo periodo dell’anno. Tutti i percorsi sono comunque opportunamente segnalati ma si possono scaricare le mappe per arrivare preparati prima. Tra i punti di partenza più comuni ci sono quello di Bassiano di Pian della Faggetta. 

Trekking sul Monte Semprevisa

Foto di @raffaelefanicchia

Monte Terminillo (RI)

La montagna dei romani, amata sia in estate che in inverno, famosa soprattutto per i suoi impianti sciistici. Il Terminillo è un massiccio di 2217 metri di altitudine, appartenente ai Monti Reatini. Simbolo della Sabina e presenza costante nel panorama della zona, è spartito proprio tra i vari comuni del reatino. Per la sua posizione è facilmente raggiungibile da ogni direzione ed esistono varie strade e sentieri che permettono di apprezzarlo in tutta la sua bellezza e biodiversità. Per chi non volesse cimentarsi con sci e discese questo rilievo offre comunque la possibilità di apprezzare la quiete e la pace della montagna, con passeggiate, trekking e ciaspolate. Sono numerosi i sentieri che portano alla vetta o tra le cime secondarie. Affascinanti anche i rifugi posti sul percorso, di cui uno sulla cima. Da non perdere, per chi preferisce un passatempo più tranquillo, la visita dei borghi limitrofi di Leonessa, Micigliano e Posta. 

Trekking invernale sul Monte Terminillo

Foto di @marcosalari

Lago della Duchessa (RI)

Al confine tra Lazio e Abruzzo, nella provincia di Rieti, si incastona una piccola perla, il Lago della Duchessa. Di origine carsica, questo bacino, situato quasi a 1800 metri tra le imponenti cime dell’Appennino centrale, è il luogo perfetto per chi vuole respirare aria fresca di montagna in un paesaggio meraviglioso. Lo specchio d’acqua in se è molto piccolo, circa 400 metri di lunghezza per 150 di larghezza e la sua profondità può variare in base a molti fattori. In inverno spesso è ghiacciato mentre d’estate il livello cala anche per i molti animali che si fermano ad abbeverarsi. In questi mesi il freddo la fa da padrone ma rende il paesaggio incantato, coprendolo di un bianco abbagliante e soffice neve, ideale per le ciaspolate. Non è raggiungibile direttamente in auto. Per arrivarci a piedi è consigliato partire dall’incantevole borgo di Cartore, nel comune di Borgorose. Il percorso, seppur non eccessivamente difficile, richiede comunque attenzione ed è sempre consigliato rimanere sui sentieri tracciati.

Vuoi esplorare il Lago della Duchessa insieme alla community? Scopri i prossimi appuntamenti per i trekking di gruppo.

Trekking al Lago della Duchessa

Foto di @cerrone2005

Monte Livata (RM)

Tutta la bellezza della montagna e del Parco dei Monti Simbruini alle porte di Roma. Monte Livata, una bellezza tutta da scoprire fino a quasi 1800 metri di altitudine. La montagna si divide in tre zone. Livata vera e propria si trova nella parte più bassa, sui circa 1300 metri, ed è sicuramente la meta ideale per chi vuole rilassarsi. La fascia intermedia è detta Campo dell’Osso, ricca di sentieri tra i boschi in estate, tra cui quello che conduce al Santuario della Santissima Trinità. In inverno qui potete trovare una suggestiva pista da scii di fondo immersa nel parco naturale. La vetta è chiamata Monna dell’Orso e durante i mesi più freddi è la tappa ideale per gli amanti degli sport invernali. La montagna offre tante attività e opportunità per ogni voglia ed esigenza. Possiamo cimentarci in ciaspolate, camminata nordica o semplicemente godersi il paesaggio con escursioni e camminate. I percorsi naturalistici sono tanti e conducono sempre a panorami eccezionali. Sempre valido il consiglio di visitare anche la vicina Subiaco con i suoi monasteri. 

Escursione sulla neve Monte Livata Campo dell'Osso

Foto di @cajvs_marco

 

Se invece del trekking cerchi delle gite invernali fuori porta più rilassanti, trovi i nostri consigli nella guida "13 Borghi da scoprire d'inverno nel Lazio".  

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

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