12 Eremi e Santuari da visitare nel Lazio

Eremi e Santuari da visitare nel Lazio

Gli eremi e i santuari hanno avuto da sempre un lato misterioso e affascinante. Da una parte per la loro posizione, immersi nella natura e isolati da quelli che erano i centri abitati. Dall’altra per il fatto che qui si isolavano gli eremiti o si riunivano i fedeli, richiamati dalla loro spiritualità. Perfetti per trekking e gite fuori porta, vi permetteranno di scoprire degli angoli nascosti, ma davvero bellissimi, della regione. Vi presentiamo quindi 12 eremi e santuari nel Lazio che dovreste inserire nei vostri itinerari. 

  • Santuario di Greccio (RI)
  • Eremo Poggio del Conte (VT)
  • Santuario della Mentorella (RM)
  • Santuario della Madonna delle Cese (FR)
  • Eremo di San Michele Arcangelo (LT)
  • Santuario della Santissima Trinità (RM)
  • Eremo di San Cataldo (RI)
  • Eremo di San Silvestro (RM)
  • Eremo di San Leonardo (RI)
  • Santuario di Canneto (FR)
  • Eremo di San Girolamo (VT)
  • Santuario della Madonna della Rocca (RM)

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

Santuario di Greccio (RI)

Il più importante dei quattro santuari fondati da San Francesco d’Assisi nella Valle Santa Reatina. È chiamato anche “Betlemme Francescana” perché proprio qui il santo, nel 1223, inventò il presepe. Il colpo d’occhio dall’esterno è incredibile. L’edificio, tra il verde della selva, è incastonato nella roccia e sembra quasi che sia parte di essa. La prima rappresentazione della nascita di Gesù avvenne in quella che poi sarà il nucleo di tutto il santuario, la Cappella del Presepio. Scavata nella roccia, al suo interno possiamo trovare gli affreschi che raccontano e commemorano quei momenti, con San Francesco in compagnia del nobile di Greccio, Giovanni Velita, grande amico e suo aiutante in quell’occasione. Nel resto dell’edificio possiamo percorrere i luoghi di vita quotidiana del Santo e dei primi frati. Gli altri tre santuari che possiamo trovare nella Piana Reatina sono quelli di Fonte Colombo, della Foresta e di Poggio Bustone.

Gita al Santuario di Greccio

Foto di @manutoni24

Eremo Poggio del Conte (VT)

Forse il più magico e misterioso tra tutti gli eremi citati. Immerso nella natura nel territorio della Tuscia, a Ischia di Castro, presenta allo stesso tempo sia simboli pagani che religiosi. Prima di essere abitato da monaci ed eremiti, sembrerebbe che nel XII secolo venisse utilizzato dall’Ordine dei Templari. Tesi considerata sempre più valida sia dalla presenza di decorazioni insolite per una chiesa cristiana, sia per la vicinanza con la via Clodia, che l’Ordine era deputato a controllare. Con i successivi insediamenti vennero fatte delle modifiche e la struttura venne abbellita con ulteriori decorazioni ed affreschi. Purtroppo, molti di essi sono stati usurpati mentre i restanti sono ad oggi conservati al Museo civico archeologico di Ischia di Castro. Arrivare all’eremo non è semplice per via dell’assenza di indicazioni ma il percorso non è complicato, anzi, sarà un piacere costeggiare il fiume Flora camminando in mezzo al verde.

Escursione Eremo di Poggio del Conte

Foto di @sillano30

Santuario della Mentorella (RM)

Il Santuario Madre delle Grazie della Mentorella sorge solitario su di una rupe del Monte Guadagnolo, a 1018 metri di altitudine, nel comune di Capranica Prenestina. Questo santuario mariano è tra i più antichi d’Italia e d’Europa. Si crede sia stato voluto da Costantino nel IV secolo per poi essere donato ai benedettini. Successivamente visse un periodo di abbandono fino a quando il gesuita Athanasius Kircher non riuscì grazie a dei donatori a dargli una nuova vita sul finire del ‘600. Un luogo ricco di storie e tradizioni, fino ai più recenti legami con i pontefici, in particolare con Giovanni Paolo II. Le leggende raccontano che proprio qui si convertì Sant’Eustachio e che in una delle stanze abbia soggiornato San Benedetto nel suo cammino verso Subiaco. Grotte, statue, affreschi e cappelle. Oltre al panorama incantevole che si può godere da questa posizione, la struttura conserva ancora il fascino di un tempo. Sia per quanto riguarda la sua architettura e i suoi ambienti, sia per le reliquie e l’arte che conserva.

Gita al Santuario della Mentorella

Foto di @roberta.1506

Santuario della Madonna delle Cese (FR)

Nascosto alle pendici di una scogliera e custodito da un’antica grotta, il Santuario della Madonna delle Cese si trova a Collepardo, in provincia di Frosinone. La tradizione racconta di un’apparizione della Vergine Maria ad un eremita, dipinta in modo rupestre sulla roccia della grotta. Da qui nascerà poi la storia della Certosa di Trisulti, il magnifico monastero sede poi dell’antica farmacia gestita dai certosini. L’effige della Madonna è ora custodita qui. Al suo posto nel santuario, costituito dalla piccola chiesa e dagli alloggi, troviamo un quadro a maiolica. Sul retro una piccola fonte d’acqua, meta di pellegrinaggio di molti fedeli. Da non perdere il sentiero nel verde che porta da e verso la Certosa di Trisulti, distante solamente un paio di chilometri. Capiamo bene perché questo posto fosse così frequentato dagli eremiti dell’epoca. Il silenzio e l’immersione nella natura creano una sensazione di pace e legame con la spiritualità.

Escursione Santuario Madonna delle Cese

Foto di @daniele.dellorco

Eremo di San Michele Arcangelo (LT)

A 1220 metri di altitudine, scavata nella roccia alle pendici del Monte Altino, si trova questa piccola chiesa dedicata all’arcangelo Michele. Siamo nel territorio di Maranola, una frazione di Formia e la catena montuosa è quella dei Monti Aurunci. Il percorso per arrivare qui è davvero suggestivo. Il sentiero a strapiombo si snoda sulle pareti della montagna, regalando dei paesaggi davvero unici. Oltre a poter visitare l’eremo, proseguendo si può arrivare fino alla cima del Redentore e godersi una visuale splendida sul golfo di Gaeta. Il santuario originale è stato costruito nell’830 per custodire la statua dell’arcangelo. Solo nel 1893 la chiesa ha assunto la conformazione che conosciamo adesso, con la particolare facciata neogotica. Alcuni racconti parlano di come sia stata proprio la statua dell’arcangelo a scegliere questo luogo per essere custodita. Adesso d’estate è qui a proteggere il bestiame dei pastori, mentre d’inverno viene custodita nella chiesa dell’Annunziata, a Formia.

Trekking per l'Eremo di San Michele Arcangelo

Foto di @gigibaggi

Santuario della Santissima Trinità (RM)

Il Santuario della Santissima Trinità è una piccola gemma, incastonata a 1337 metri di altitudine sotto una rupe del Monte Autore, nel comune di Vallepietra. La sua posizione è suggestiva, a strapiombo sulla Valle del Simbrivio. Questo fiume crea un paesaggio ricco di torrenti e cascate che si fanno strada tra i Monti Simbruini. Tra le mete predilette di escursionisti, turisti e pellegrini, si può raggiungere sia da Vallepietra, sia dal vicino comune di Cappadocia, in Abruzzo, essendo a cavallo proprio di queste due regioni. Attenzione però perché nei mesi invernali le strade potrebbero essere chiuse. Il percorso è tortuoso ma verrete ripagati una volta arrivati a destinazione. Nel piazzale del santuario si possono visitare diverse strutture come la chiesa e tre diverse graziose cappelle. Molti affreschi decorano gli interni, tra cui i più famosi raffiguranti proprio la Trinità e le Tre Persone.

Escursione al Santuario di Vallepietra

Foto di @eus.anna

Eremo di San Cataldo (RI)

La strada che collega Cottanello a Rieti permette di scoprire questo piccolo gioiello, considerato monumento naturale del Lazio. Un gioiello incastonato nella parete granitica che si affaccia sul torrente Aia. Il suo aspetto umile, spoglio, con uno stile quasi medioevale, lo rende unico. Questo perché l’eremo nasce con la funzione di romitorio e successivamente viene adibito anche a chiesa. Quegli archi e piccoli campanili nascondono però un piccolo tesoro all’interno. Una serie di affreschi, coperti da altre opere nel corso dei secoli, ma rinvenuti alla luce durante la Seconda Guerra Mondiale dopo alcune esplosioni, tra cui quello considerato come il più antico della sabina. Risalente al XII secolo, rappresenta “Il Redentore” nell’atto della benedizione. Il prezioso lavoro dei restauratori è riuscito a riportare alla luce tutta la storia e le opere che questo eremo può offrire. Non sempre è possibile visitare gli interni ma occorre prenotare una visita guidata.

Gita all'Eremo di San Cataldo

Foto di @alessandro.franchini_

Eremo di San Silvestro (RM)

Sulla vetta del Monte Soratte, dove una volta sorgeva un tempio dedicato ad Apollo Sorano, si trova l’eremo di San Silvestro, il suo luogo di rifugio dalle persecuzioni contro i cristiani. Con la conversione di Costantino questo luogo diventerà poi nei secoli importante per il cristianesimo, al centro di pellegrinaggi e opere di ristrutturazione. Ancora oggi è possibile vedere i reperti e i resti delle vecchie strutture che si sono alternate nel corso del tempo, insieme agli affreschi sulle pareti, anch’essi risalenti a varie epoche. L’eremo è situato a 691 metri, proprio sulla cima più alta del monte, da dove si può godere del panorama di tutta la valle del Tevere. In base alle condizioni meteo si possono scorgere le cime degli altri monti dell’Appennino. Si può raggiungere solo a piedi e il percorso più semplice è il sentiero che parte da Sant’Oreste, con un’ora di camminata. All’esterno è sempre visitabile mentre per l’interno è necessario informarsi per le aperture straordinarie.

Escursione Eremo di San Silvestro sul Monte Soratte

Foto di @donatellaguardi

Eremo di San Leonardo (RI)

Un eremo ricavato dalla roccia carsica in una delle zone più frequentate dagli asceti tra il VIII-IX secolo, quello dei Monti Sabini. Situato in una grotta naturale, si può raggiungere con un’ora di trekking dal borgo di Roccantica, in provincia di Rieti. Quest’area era considerata molto importante perché collega, passando per il valico della Tancia, la valle del Tevere e quella Reatina. L’eremo è dedicato a Leonardo di Noblac, il santo che decise di vivere da eremita per quasi tutta la sua vita. Come altri eremi di questo generi presenta due ambienti separati: quello domestico e quello religioso. Molto importanti sono gli affreschi sulle pareti all’interno. Risalenti al 1450 e realizzati da Jacopo da Roccantica, raffigurano San Leonardo e Santa Caterina. Purtroppo però di questi possiamo osservarne solamente i resti.

Escursione Eremo di San Leonardo

Foto di @stefaniaventura24

Santuario di Canneto (FR)

Con il nome ufficiale di “basilica pontificia minore di Maria Santissima di Canneto”, questo santuario sui monti della Meta rappresenta una vera oasi nel verde. Situato a 1020 metri di altitudine, si può raggiungere da Settefrati, in provincia di Frosinone, tramite una strada che lascia a bocca aperta ad ogni tornante. Qui in origine si trovava un tempio dedicato alla dea Mefite, legata all’acqua e alla prosperità dei raccolti e il perché si può facilmente immaginare osservando il paesaggio. Tutta l’area è caratterizzata dalla presenza del fiume Melfa, tra falde e sorgenti. Non rimane più traccia invece del canneto, da cui deriva il nome della zona, come della vecchia struttura del santuario. Il suo aspetto attuale, seppur rimanga comunque interessante e piacevole, risulta un po’ distaccato dall’ambiente che lo circonda.

Gita Santuario del Canneto

Foto di @luca.tarallo78

Eremo di San Girolamo (VT)

Un bosco di faggi e cerri sovrasta questo piccolo eremo, scavato nella roccia lavica da Girolamo Gabrielli, il santo che da nobile senese decise di ritirarsi sul Monte Fogliano nel 1525. Siamo nei pressi del lago di Vico ed è evidente anche qui l’attività degli antichi vulcani che hanno modellato tutta l’area. San Girolamo, grazie ai suoi mezzi, fece lavorare della manovalanza che riuscì a creare perfettamente dalla roccia degli ambienti abitabili. Nella parte superiore troviamo la zona domestica, mentre sotto c’è la cappella dedicata ai momenti religiosi. L’eremo si può raggiungere partendo da Vetralla. L’escursione sul Monte Fogliano può proseguire fino alla sua vetta e alla zona dell’Elcetella, tramite un percorso poco segnalato ma non troppo difficile, immerso completamente nella natura.

Trekking Eremo di San Girolamo

Foto di @lucatrekkingebike

Santuario della Madonna della Rocca (RM)

Questo suggestivo santuario si trova al fianco del simbolo di Tolfa, nel comune di Roma, ovvero il Castello della Rocca. Entrambi di origine medioevale, sono posizionati sul monte più alto proprio per proteggere gli abitanti del borgo. Nel corso degli anni il santuario ha subito diversi restauri ma è nel 1695 che acquisisce grande rilevanza per i credenti, quando viene trasportato il dipinto raffigurante la Vergine Maria che tiene in seno Cristo, dopo la deposizione della croce. L’opera è riconducibile ai fratelli Carracci, autori di altri affreschi conservati a Palazzo Farnese. Sicuramente da vedere anche l’altare di marmo conservato all’interno, ma tutto il complesso merita sicuramente una visita, vista la sua bellezza. Merita anche perché possiamo osservare da vicino le rovine del Castello della Rocca, che svetta ancora più in alto. Il santuario ed il castello sono facilmente raggiungibili dal centro del borgo, grazie ad un sentiero che regala un panorama affascinante.

Gita a Tolfa Santuario della Rocca

Foto di @manutoni24

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