La provincia di Viterbo vanta un patrimonio storico e artistico unico al mondo. Ogni luogo qui ha una sua storia affascinante da raccontare e vi immergerà in un'atmosfera magica e senza tempo. Un viaggio emozionante tra borghi medievali, siti archeologici, laghi pittoreschi e meraviglie naturali. Continuate a leggere per conoscere i nostri consigli sui 12 luoghi da vedere in provincia di Viterbo, ricordando però che sono solo una piccola parte di questo straordinario angolo del Lazio.
- Torre Alfina e il Bosco del Sasseto
- Sacro Bosco di Bomarzo
- Lago di Bolsena e i suoi borghi
- Civita di Bagnoregio
- Villa Lante
- Palazzo Farnese
- Celleno
- Vitorchiano
- Calcata
- Castello Ruspoli
- Castello di Vulci
- Cascata del Salabrone
Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti.
Torre Alfina e il Bosco del Sasseto
Il piccolo borgo di Torre Alfina, nominato tra i più belli d’Italia, custodisce due perle che non puoi perdere assolutamente: l’omonimo castello medievale che domina il paese e l’incantevole Bosco del Sasseto, avvolto dal suo alone di magia. Il castello, oltre alla bellezza delle sue mura, nasconde al suo interno uno scrigno di storia e opere d’arte, tra sale rimaste intatte dopo secoli ed altre ristrutturate perfettamente. Dal suo cortile con il giardino all’italiana puoi avere una visuale magnifica sul borgo e le campagne che lo circondano. Sotto il castello puoi trovare il Bosco del Sasseto, dove ti sembrerà di entrare sul set di un film fantasy. La fitta vegetazione, gli alberi centenari che lasciano passare pochi raggi, la forma contorta dei tronchi. Questo ambiente è alternato ad altri più rifiniti e regolari, progettati dagli artisti francesi Henry e Achille Duchêne. In una zona all’apparenza spoglia è posizionato il simbolo del bosco, il mausoleo di Edoardo Cahen. Il marchese, che si era preso cura del sovrastante castello, scelse il bosco come ultima dimora e fece costruire questo mausoleo dallo stile neogotico, riuscendo a creare un’atmosfera ancora più magica.
Sacro Bosco di Bomarzo
Figure spaventose scolpite nella roccia ti accompagnano alla scoperta dei sentieri del Sacro Bosco di Bomarzo, in una delle zone più rinomate per la bellezza e la cura dei suoi giardini. Un parco mostruoso? Sì, ma nel senso più positivo del termine. L’idea di questo parco venne all’architetto Pirro Ligorio che realizzò l’opera nel 1547, su commissione del principe Pier Francesco Orsini. Girando per i sentieri del bosco ti imbatterai in sculture in basalto di animali stravaganti, mostri e figure mitologiche che creano un labirinto di simboli il cui significato è tutto ancora da scoprire. Figlio del manierismo che imperversava in Italia a quel tempo, non manca di presentare anche figure architettoniche di rilievo, come fontane e tempi, creando un vero museo a cielo aperto. Un luogo che oltre alla bellezza ti lascia un grande spazio per l’immaginazione. Un posto in cui tutto può accadere.
Lago di Bolsena e i suoi borghi
Il Lago di Bolsena rappresenta un mix perfetto tra natura, arte e storia. Puoi scegliere di rilassarti tra le rive e le sue acque che, grazie alla loro purezza, lo rendono uno dei pochi laghi ad essere completamente balneabile, oppure goderti lo spettacolo dei suoi borghi storici. É il quinto lago d'Italia per grandezza e il suo ambiente incontaminato ha preservato le sue acque dall’inquinamento, permettendo lo sviluppo di specie animali e vegetali che ormai non troviamo più in altri bacini. Sulle sue coste troviamo numerosi borghi e località che, oltre ad essere magnifici, regalano un panorama unico sul lago. Parliamo per esempio di Capodimonte, Montefiascone, la stessa Bolsena, ma anche del porto locale Marta e molti altri. Ognuno capace di regalare spettacoli ed emozioni diverse. Nelle sue acque troviamo anche due isole: quella Bisentina e la Martana. Numerose sono le attività sportive che si possono svolgere nei pressi del lago, come la barca a vela, immersioni, trekking e pesca sportiva.
Civita di Bagnoregio
Sospesa nel tempo e nello spazio. Nel tempo, perché sembra immobile e immutata da secoli ma purtroppo lo sperone di tufo su cui poggia è destinato a sgretolarsi con il passare del tempo. Nello spazio, perché sembra galleggiare dall’alto sulla suggestiva Valle dei Calanchi. “La città che muore”, come definita dallo scrittore Bonaventura Tecchi, per tutti questi elementi ti trasmette un fascino ineguagliabile. Unito al fatto di essere sicuramente tra i borghi più belli e caratteristici del nostro paese, è una tappa imperdibile nella provincia di Viterbo. Arroccata su una collina di tufo, Civita di Bagnoregio è raggiungibile solo attraversando uno stretto ponte pedonale dalla quale lì si può godere di una stupenda vista panoramica. A causa della continua erosione delle rocce tufacee in cui è collocata, questo paesino dalle origini etrusche e medievali è destinato a scomparire. Ma non disperate, si parla di molte centinaia di anni quindi siete ancora in tempo per visitarla in tutta tranquillità.
Villa Lante
Scopri i segreti di Villa Lante a Bagnaia: una residenza storica dallo stile unico, frutto del legame perfetto tra acqua, natura e architettura. I due edifici, le palazzine di Gambara e Montalto sono affascinanti, ma recitano un ruolo secondario rispetto al magnifico giardino che le circonda, assoluto protagonista. La villa, opera di Jacopo Barozzi da Vignola, si estende per 22 ettari ed è sorprendente vedere come tutto sia così geometrico e armonioso. Oltre alle forme perfette della vegetazione, spicca in particolar modo la grande fontana centrale, detta dei Mori, nella quale confluisce il ruscello che partendo dalla roccia attraversa tutta la villa. Il nome deriva dal primo duca di Bomarzo, Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, che però acquisì i diritti della tenuta solamente un secolo dopo la sua costruzione. I suoi giardini, insieme a quelli di Bomarzo, rappresentano due dei più grandi esempi di manierismo del XVI secolo.
Palazzo Farnese
Tanto bello quanto maestoso da essere visibile da tutto il borgo di Caprarola, Palazzo Farnese è uno dei simboli e massime espressioni del rinascimento italiano. Pensato inizialmente come una roccaforte, è diventato poi un capolavoro di arte e architettura. A commissionare quest’opera furono per l’appunto i Farnese. Questa residenza storica è stata progettata dallo stesso architetto di Villa Lante, Jacopo Barozzi da Vignola, per di più nello stesso periodo. Qui, a differenza della “sorella” Villa Lante, la residenza è sicuramente il piatto forte della visita. La caratteristica pianta a pentagono nasconde al suo interno un piccolo cortile circolare, sul quale si affacciano la maggior parte delle stanze visitabili della villa. Alla struttura sono annessi anche gli “Orti Farnesiani”, un tempo pensati per stupire e intrattenere gli ospiti ma che ancora riescono a trasmettere la magia di quel tempo.
Celleno
Scopri il borgo fantasma di Celleno Vecchia, arroccato su di uno sperone tra colline di tufo. Un paese dalla storia antica ma sfortunata. Un luogo dal fascino misterioso, dove il tempo sembra essersi fermato all’improvviso. Dalle origini incerte, ma probabilmente di stampo etrusco, la storia di questo centro abitato è stata tra le più travagliate. Prima il susseguirsi di vari domini, guerre, poi epidemie e frane, tutti elementi che hanno portato gli abitanti ad abbandonare le loro case e le loro botteghe sul finire del 1800. Le tappe da non perdere in questo borgo sono sicuramente la scenografica Via del Ponte e il Castello, centro nevralgico delle attività quotidiane di una volta e che riesce ancora a mantenersi in ottime condizioni. Nella prima metà del secolo scorso venne ricostruita, poco distante dal vecchio centro abitato, la nuova Celleno. Da non perdere la sagra delle ciliegie che si svolge verso metà giugno: un’ottima occasione per provare questa specialità della zona.
Vitorchiano
Questo bellissimo borgo sorge a 285 m sopra il livello del mare, aggrappato ad una rupe di peperino (una roccia vulcanica che caratterizza il territorio), delimitata da grossi burroni che confluiscono nel vicino torrente Acqua Fredda. La particolare architettura del borgo si fonde perfettamente con il paesaggio naturale, che offre viste mozzafiato sui boschi e le campagne che lo circondano. Vitorchiano conserva ancora intatta l'architettura medievale con un bellissimo castello, le case, le viuzze, le piazzette, le scale esterne, e soprattutto le mura meridionali erette nel 1200. Un’altra interessante caratteristica di Vitorchiano sono i così detti “profferli”, ovvero delle scale esterne che portano ad una sorta di balcone da cui si accede alle abitazioni. Il borgo è anche famoso per la coltivazione di piante ornamentali e la festa delle piante, “Peperino in Fiore”, che si svolge ogni anno tra maggio e giugno. Un evento molto atteso da turisti e appassionati di giardinaggio, che possono scoprire le ultime novità in fatto di piante e fiori.
Calcata
Immergiti in questo borgo tipicamente medievale e lasciati trasportare dai suoi pittoreschi vicoli, tra casette, botteghe e laboratori artigiani. Arroccato sopra un grande sperone di tufo, Calcata è di diritto considerato come uno dei borghi più belli d’Italia. Negli anni '60 Calcata è stato ripopolato da tanti artisti di tutta Italia e non solo, che hanno restaurato il paese e aperto gallerie d'arte, studi e ristoranti, riportandolo ai fasti di un tempo. L’alto sperone su cui poggia gli dona un aspetto magico ma soprattutto gli consente di avere un panorama d’eccezione su tutta la vallata circostante. Grazie alla sua posizione strategica sulla Valle del fiume Treja, Calcata è un’ottima tappa di partenza per scoprire le meraviglie naturali della provincia con l’arrivo delle belle stagioni. Il borgo è circondato da sentieri di varie difficoltà che vi condurranno ad esempio alle cascate di Monte Gelato, tra boschi e piccoli laghi.
Castello Ruspoli
Al Castello Ruspoli il tempo sembra essersi fermato. Grazie alla bellezza delle sue sale affrescate e agli splendidi giardini, voluti riesce dalla figlia del creatore di quelli di Bomarzo, Ottavia Orsini, riesce ancora a trasmetterti il fascino dell’epoca. L’antico castello medioevale di Vignanello porta infatti ancora sulla sua pelle la storia e gli intrecci delle grandi famiglie che lo hanno custodito nel corso degli anni. Partendo dagli interni, dalla cappella di Santa Giacinta Marescotti agli affreschi e le decorazioni delle varie stanze. Entrando qui ti sembrerà di rivivere tutta la storia della nobile residenza e dei vari personaggi storici che si sono alternati qui, anche solo di passaggio. Questa zona racchiude tra i più belli giardini rinascimentali di tutta Europa e quelli del Castello Ruspoli non sono da meno essendo legati, come accennato, a doppio filo con quelli del Sacro Bosco di Bomarzo.
Castello di Vulci
Il Castello di Vulci, situato al confine tra la Toscana e il Lazio, è un edificio storico che risale al XII secolo. Il castello è stato edificato a difesa del Ponte del Diavolo, una struttura di epoca romana che proteggeva l’acquedotto cittadino. Costruito in posizione strategica sulle colline che dominano il fiume Fiora, questo antico castello offre una vista mozzafiato su tutta la vallata che lo circonda. Oggi il castello è stato restaurato e ospita un museo archeologico, che raccoglie reperti provenienti dalla vicina area archeologica di Vulci. La zona intorno a Vulci è infatti ricca di testimonianze archeologiche, e il parco che circonda il castello offre tante opportunità sia per il trekking che per scoprire le radici antichissime di queste terre, con testimonianze che risalgono sia al periodo etrusco che a quello romano.
Cascata del Salabrone
Questa cascata è sicuramente tra le più selvagge e spettacolari di tutta la regione. Nonostante non sia altissima, la sua larghezza e l’impeto con cui si getta nel laghetto crea uno scenario da favola che ci fa subito ricordare quanto può essere bella e forte la natura. Si trova al confine con la Toscana, nella Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, ed è raggiungibile attraverso un sentiero di facile percorrenza lungo circa 500m. Ma ovviamente la Riserva nasconde altre sorprese: è possibile, infatti, inoltrarsi nel Parco seguendo altri cammini, come il Sentiero di Rosa Crepante e il Sentiero della Strompia che portano alla scoperta di altre meraviglie storico-naturalistiche. In più ti consigliamo di visitare il grazioso borgo di Farnese, distante appena 1 km dalla cascata, talmente vicino che sarebbe un peccato non approfittarne.
Cerchi consigli anche per le altre province del Lazio? Scopri le nostre guide con i suggerimenti dei posti più belli da vedere in ogni provincia:
Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti.
Parti per il tuo viaggio e condividi le tue avventure con noi su Discover Lazio.