11 Luoghi perduti da riscoprire nel Lazio

Escursioni tra i luoghi più misteriosi del Lazio

Il Lazio custodisce tanti luoghi perduti e abbandonati da riscoprire: tra antiche rovine, borghi fantasma e meraviglie nascoste, avrete l'opportunità di riscoprire la storia e la bellezza di questa affascinante regione, piena anche di luoghi misteriosi. In questo articolo vi porteremo alla scoperta di alcuni dei luoghi più misteriosi del Lazio, ma che meritano ancora assolutamente di essere visitati. Preparatevi ad un viaggio indimenticabile tra tesori dimenticati e luoghi suggestivi.

  • Antuni (RI)
  • Civitavecchia – Arpino (FR)
  • Antica Monterano (RM)
  • Celleno Vecchia (VT)
  • Galeria Antica (RM)
  • Abbazia di Santa Maria del Piano (RI)
  • Stazzano Vecchio (RM)
  • Norba Antica (LT)
  • Chiesa di San Vittorino (RI)
  • Castello di Rocchettine (RI)
  • Carcere di Santo Stefano (LT)

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Un'occasione unica per esplorare la regione e conoscere nuovi amici. Visita la sezione "trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 


Antuni (RI)

Il misterioso borgo di Antuni sorge sull’omonimo monte che si affaccia sul Lago del Turano. Un luogo unico, anche nella sua sfortuna, capace di fondere al fascino tipico dei borghi la bellezza della natura che lo circonda.

Antuni si trova in prossimità di Castel di Tora, quasi totalmente circondato dalle acque del lago e collegato alla terra ferma solo da un sottile istmo: una posizione da dove godere di uno dei panorami tra i più belli del Lazio. La storia di questo borgo si interrompe bruscamente nel 1944, quando viene bombardato per errore al posto del ponte del Turano, costringendo tutti gli abitanti a fuggire e lasciare abbandonate le loro abitazioni. Oltre ad una magnifica escursione nel verde, grazie ad alcune opere di restauro possiamo camminare tra i vecchi vicoli, i ruderi delle case e osservare uno degli edifici più importanti, il Palazzo del Drago con le sue antiche mura. Il borgo di Antuni è visitabile mediante l’Associazione “Camminando Con”.

Borgo fantasma di Antuni

Foto di @sampasosa

Civitavecchia – Arpino (FR)

Arpino è la città natale di Cicerone e di molti altri artisti e personaggi storici. In cima al suo centro storico troviamo l’antica acropoli, chiamata Civitavecchia, capace di trasportare i visitatori indietro nel tempo grazie alla sua incantevole atmosfera.

Osservando l’acropoli spicca sicuramente la grande torre ma le sue mura megalitiche sono un raro esempio di fortificazione preromana ben conservate. La fondazione di questo centro si deve infatti ai volsci, un antico popolo dalle origini incerte che abitava queste zone. Al suo interno troviamo un arco a mensola, da molti considerato a sesto acuto. Non una cosa da poco visto che sarebbe l’unico rimasto intatto nell’area mediterranea. Entrando nell’acropoli si rivive tutta la sua storia, legata alle suggestioni e testimonianze di una vita arcaica. Gli scenari che regala e i paesaggi naturali che la circondano meritano sicuramente una visita.

Antica Monterano (RM)

Nei pressi dell’attuale Canale Monterano sorgeva un tempo l’antica Monterano. Una città fantasma immersa nell’omonima riserva, in uno scenario suggestivo creato dalla natura e dalle antiche rovine.

Intorno al 1800 gli abitanti di Monterano, già flagellato dalla malaria, si spostarono nella vicina Canale, formando poi Canale Monterano, a causa di alcune rivolte provocate dall’insediamento delle truppe francesi in questi territori. La storia di Monterano ha radici però ben più lontane: prima gli etruschi e poi i romani fecero di quest’area un importante centro per le loro attività. Dei primi purtroppo non possiamo più osservarne le testimonianze, se non per alcuni tumuli disseminati intorno alla vecchia cittadina. Così non è però per i romani e gli insediamenti successivi: Monterano riesce incredibilmente ad unire diverse costruzioni appartenenti a differenti periodi storici, creando uno stile tutto suo. Accanto ai resti dell’acquedotto romano troviamo il castello di epoca medievale, ma soprattutto la Chiesa e il Convento di San Bonaventura, ad opera del Bernini nel periodo rinascimentale.

Escursione Antica Monterano

Foto di @davidpinto_

Celleno Vecchia (VT)

Celleno Vecchia è un borgo abbandonato tra le colline di tufo della provincia di Viterbo, dalla storia antica ma sfortunata. Un luogo dal fascino misterioso, dove il tempo sembra essersi fermato all’improvviso.

Dalle origini incerte, ma probabilmente di stampo etrusco, la storia di questo centro abitato è stata tra le più travagliate. Prima il susseguirsi di vari domini, guerre, poi epidemie e frane, tutti elementi che hanno portato gli abitanti ad abbandonare le loro case e le loro botteghe sul finire del 1800. Le tappe da non perdere in questo borgo sono sicuramente la scenografica Via del Ponte e il Castello, centro nevralgico delle attività quotidiane e che riesce ancora a mantenersi in ottime condizioni. Nella prima metà del secolo scorso venne ricostruita, poco distante dal vecchio centro abitato, la nuova Celleno.

Gita a Celleno borgo fantasma

Foto di @donatella_luce63

Galeria Antica (RM)

Misteri e leggende avvolgono la città fantasma di Galeria Antica. Una gita qui porta alla scoperta di un luogo incantato, con scenari surreali dove la natura selvaggia avvolge le rovine dell’antico borgo.

Immersa nell’Agro Romano, a nord della Capitale, viene abbandonata circa due secoli fa dopo un’epidemia di malaria. Racconti e leggende creano un alone di mistero intorno a queste scomparse, con voci che parlano di fantasmi a sorvegliare ancora le abitazioni. Durante questi anni la natura ha preso il sopravvento, circondando completamente il vecchio abitato e colorando di verde tutti gli edifici rimasti. Una vera avventura per chi vuole scoprire tutte le leggende che circondano questo luogo misterioso.

Gita a Galeria Antica

Foto di @cillam2

Abbazia di Santa Maria del Piano (RI)

L’Abbazia di Santa Maria del Piano regala le stesse sensazioni di un classico romanzo fantasy. Il silenzio di questo luogo, abbandonato e misterioso, permette ad ogni visitatore di immaginare la sua storia.

Secondo alcune fonti fu costruita da Carlo Magno per festeggiare una grande vittoria sui saraceni nella vicina Piana di Pozzaglia. Nel corso del tempo fu custodita dai monaci benedettini che però verso la fine del Medioevo la abbandonarono, lasciandola incustodita. Per un breve periodo di tempo, l’abbazia fu utilizzata anche come cimitero dagli abitanti dei paesi limitrofi, colpiti dalle epidemie che imperversano in Italia. A causa di alcuni crolli ma soprattutto di saccheggi, la chiesa ha assunto poi il suo aspetto attuale, non potendo più essere restaurata. Certamente un peccato ma ci piace anche poter vivere le cupe sensazioni che adesso ci regala.

Stazzano Vecchio (RM)

Le rovine di Stazzano Vecchio rendono questo borgo uno dei luoghi abbandonati più affascinanti del Lazio. Seppur poco conosciuto, riesce a regalare scorci indimenticabili sulla valle della Sabina Romana.

Gli abitanti di Stazzano furono costretti ad abbandonare le loro case nel 1901 a causa di un violento terremoto che danneggiò per sempre tutto il borgo. I sopravvissuti si rifugiarono nelle campagne limitrofe e in fretta e furia costruirono quello che oggi viene considerato Stazzano Nuovo. In più di 100 anni la natura ha cominciato a fare il suo corso, riappropriandosi dei suoi spazi, ma senza cancellare la memoria di questo storico centro abitato. Una visita dal fascino unico, in cui possiamo ancora ben distinguere i ruderi delle abitazioni, le cinte murarie e i resti del possente castello che svettava sulla collina.

Trekking rovine Stazzano Vecchia

Foto di @valentino_ligori

Norba Antica (LT)

La storia di questa antica città romana si interrompe bruscamente nell’81 a.C. quando le truppe di Silla assediarono la città. Gli abitanti, pur di non lasciare nessuno bottino al nemico, diedero fuoco alle loro case lasciando per sempre disabitata Norba.

Nonostante la sua storia sia breve, Norba svetta dall’alto dei Monti Lepini su tutta la Pianura Pontina fin dal V secolo a.C. Ora qui possiamo ammirare tante importanti rovine dal grande valore archeologico: l’ingresso principale è quello della Porta Maggiore, la più monumentale rispetto alle altre, situate in punti strategici. Il colpo d’occhio più grande viene dato dalle grandi mura ciclopiche, alte fino a 15 metri. Passeggiando tra le stradine possiamo ancora osservare tutte le varie aree cittadine: il foro, le due acropoli, le terme, tipiche dell’architettura romana. Per gli appassionati di archeologia o semplicemente per chi è affascinato dalla storia intorno a questa città perduta, Norba Antica è una tappa imperdibile.

Chiesa di San Vittorino (RI)

Nota anche come la “Chiesa sommersa” o la “Chiesa nell’acqua”, San Vittorino è un edificio religioso diroccato nel comune di Cittareale. La chiesa è situata nel mezzo dell’omonima piana, famosa per ospitare numerose sorgenti d’acqua che causano sprofondamenti improvvisi del terreno.

Si può facilmente immaginare allora il perché dei soprannomi dati alla chiesa: nell'Ottocento il terreno su cui era stata costruita iniziò a cedere e una sorgente sotterranea emersa dal pavimento allagò la chiesa, che dovette essere abbandonata. Adesso l’edificio è parzialmente sprofondato, non ha più il tetto, ma resistono ancora le mura perimetrali e la monumentale facciata in calcare. Il suo interno è completamente allagato da una sorgente che sgorga dal pavimento e defluisce verso l’esterno dalla porta d’ingresso. Uno spettacolo insolito che rende questa chiesa unica nel suo genere.

Escursione Chiesa di San Vittorino

Foto di @pisapia__

Castello di Rocchettine (RI)

Nel cuore della Sabina sorgono le rovine del Castello di Rocchettine, circondato da fitti boschi e una vegetazione selvaggia. Costruito nel Medioevo a picco sul fiume Aia, aveva lo scopo di proteggere l’importante arteria tra Rieti e la Valle del Tevere.

La fortezza conserva ormai solamente le sue rovine, ma visitare questo paese fantasma è un’emozione unica: i ruderi che richiamano i suoi vecchi fasti, tra un vicolo e l'altro, ci lasciano ancora individuare gli antichi ambienti e intuirne la loro funzione, immaginando le storie che hanno preso vita nel castello. Viaggiando con la mente è possibile far tornare in vita le vecchie stalle, le botteghe artigiane, cantine e case popolari, fino a rimanere a bocca aperta davanti alla grande chiesa di San Lorenzo. Un salto indietro nel tempo per rivivere a pieno l’atmosfera tipica del Medioevo.

Carcere di Santo Stefano (LT)

Un gioiello architettonico costruito ispirandosi al “Panopticon”, l’ideale di un carcere perfetto. Realizzato nel 1795 per volere di Ferdinando I, Re delle Due Sicilie, la sua forma circolare permetteva di controllare i detenuti senza essere opprimenti.

Il modello è quello di un teatro: le celle sono i palchi, al posto del palcoscenico le guardie carcerarie dovevano scrutare gli "spettatori”. Questo modello si pensava fosse perfetto per garantire l’ordine all’interno del carcere ma non mancarono di certo le rivolte causate dai detenuti. Nel 1965 venne chiuso definitivamente, ma le sue storie continuano a vivere tra i corridoi della struttura. Da questa estate finalmente il carcere ha riaperto le sue porte al pubblico. Per chi fosse interessato, segnaliamo che le visite si svolgono solo in alcuni giorni della settimana e che è obbligatoria la prenotazione.

 

Il Lazio nasconde tanti luoghi misteriosi da scoprire. Tra borghi abbandonati dalla storia sfortunata ad antiche rovine che celano segreti ancora da svelare. Escursioni affascinanti che metteranno alla prova il tuo spirito d'avventura e gite rilassanti che rivelano panorami mozzafiato. Non ti resta che scegliere da quale cominciare. Sarà un itinerario diverso dal solito alla ricerca dei misteri e delle leggende custodite da questa splendida regione. 

Se sei invece alla ricerca di posti particolari nella città di Roma, ti lasciamo qui i nostri consigli per scoprire alcuni luoghi sconosciuti e dalla storia misteriosa nella Capitale -> 12 Luoghi che forse non conosci a Roma

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