8 Passeggiate estive da fare nel Lazio

8 Passeggiate estive da fare nel Lazio - Discover Experience

Le passeggiate estive sono un ottimo modo per fuggire dal caldo, specialmente quello torrido delle nostre città. Se in questa stagione non vuoi rinunciare a trekking rilassanti ed escursioni nella natura, abbiamo pensato a delle mete per cercare un po’ di fresco fuori porta. Ecco le 8 destinazioni per delle passeggiate estive da fare nel Lazio. 

  1. Lago di Nemi (RM)
  2. Lago di Vico (VT)
  3. Lago della Duchessa (RI)
  4. Grotte di Val de' Varri (RI)
  5. Leonessa (RI)
  6. Gole del Lacerno (FR)
  7. Forre di Corchiano (VT)
  8. Monte Livata (RM)

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

Lago di Nemi (RM)

Per gli amanti dei laghi e dei paesaggi mozzafiato, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani si estende il piccolo e delizioso lago di Nemi, un tempo cratere vulcanico come il suo “fratello maggiore”, il lago di Albano. Il bacino è sormontato da due piccoli borghi, Nemi per l’appunto e Genzano, da visitare entrambi.

Intorno è circondato da un bellissimo bosco che i romani dedicarono alla Dea Diana, il Nemus Dianae, da cui deriva il nome “Nemi”. Nelle vicinanze è ancora possibile osservare i resti di un santuario a lei dedicato. Inoltre, a testimonianza della grande presenza romana, furono ritrovate nel lago due grandi navi fatte costruire nel I secolo d.C. dall’imperatore Caligola. Purtroppo questi due reperti andarono bruciati durante la Seconda Guerra Mondiale, ma è possibile osservare le loro riproduzioni nel museo a loro dedicato nelle vicinanze del lago. L’area è famosa per la coltivazione delle fragole, quindi oltre ad un tuffo nella natura, nella loro stagione potreste anche cogliere l’occasione per assaggiare questi prodotti tipici del territorio.

Lago di Nemi

Foto di @marikita.89

 

Lago di Vico (VT)

Un lago di origini vulcaniche, situato in provincia di Viterbo, nel comprensorio dei Monti Cimini. Nelle sue acque si specchiano le vette del Monte Venere e del Monte Fogliano, entrambi a circa 900 metri. La vista del lago da queste due vette è uno spettacolo difficile da replicare. È situato a 507 metri sul livello del mare e questo è il primato di altitudine tra i grandi laghi italiani.

L’area, appartenente alla Riserva naturale del Lago di Vico, è stata sottoposta negli ultimi 40 anni a numerose opere di tutela che l’hanno risparmiata dalla contaminazione edilizia e hanno permesso di mantenere quel carattere naturale e selvaggio che la contraddistingue. Oltre a godere delle acque del lago qui è possibile camminare per rilassarsi e osservare tutta la biodiversità della zona, composta da boschi, paludi e tantissime specie tra mammiferi, uccelli e pesci.  Per i più temerari, sono previsti anche percorsi di trekking e la possibilità di lanciarsi con deltaplani e parapendii con una rampa presente nelle vicinanze. Sulle vette del Monte Venere si nasconde la suggestiva grotta del Pozzo del Diavolo, l’unica cavità vulcanica della regione. Si può raggiungere al termine di un percorso semplice ma incantevole e al suo interno possiamo trovare delle sculture naturali, uniche nel loro genere. Le leggende narrano che la voragine sia stata formata da Ercole che in un gesto di ira scagliò la sua arma nella roccia. Estraendola, fuoriuscì l’acqua che poi diede vita al lago di Vico. 

Lago di Vico

Foto di @lago_di_vico_lovers

 

Lago della Duchessa (RI)

Al confine tra Lazio e Abruzzo, nella provincia di Rieti, si incastona una piccola perla, il Lago della Duchessa. Di origine carsica, questo bacino, situato quasi a 1800 metri tra le imponenti cime dell’Appennino centrale, è il luogo perfetto per chi vuole respirare aria fresca di montagna in un paesaggio meraviglioso.

Lo specchio d’acqua in se è molto piccolo, circa 400 metri di lunghezza per 150 di larghezza e la sua profondità può variare in base a molti fattori. Il lago infatti è alimentato dalle precipitazioni atmosferiche e dallo scioglimento delle nevi. In inverno spesso è ghiacciato mentre d’estate il livello cala anche per i molti animali che si fermano ad abbeverarsi. In questa zona è possibile trovare il tritone crestato, un anfibio caudato che ne ha fatto il suo rifugio vista la vicinanza con l’acqua. Si possono osservare anche tante specie di piante, rare e non, come i ranuncoli che d’estate ricoprono le praterie intorno al lago. Non è raggiungibile direttamente in auto. Per arrivarci a piedi è consigliato partire dall’incantevole borgo di Cartore, nel comune di Borgorose. 

Scopri le escursioni di gruppo in programma al Lago della Duchessa.

Foto di @massaro_dani

Grotte di Val de’ Varri (RI)

Unire storia, natura e, perché no, anche un po’ di refrigerio in questa stagione si può. Questo è lo spettacolo offerto dalle Grotte di Val de’ Varri, un complesso di cavità lunghe 1800 metri ai piedi dei monti Carseolani.

Frutto di millenni di erosione, l’Inghiottitoio, chiamato anche così, ospita le acque sotterranee del Rio Varri, capaci di formare una splendida cascata di 20 metri e piccoli laghi sotterranei.Stalattiti, stalagmiti e colonne completeranno lo scenario insieme alla macchia di leopardo, delle formazioni argillose che decorano le pareti. Il percorso si suddivide in due rami, che confluiscono infine in un unico ambiente magico. Numerosi sono stati i ritrovamenti proprio in questo luogo che hanno accertato la presenza dell’uomo 3.500 anni fa. Questo sito infatti è considerato il primo insediamento riconosciuto della media Età del bronzo. La temperatura interna delle grotte è in media di 8 gradi, per questo è consigliato comunque di coprirsi durante la visita. 

Grotte sotterranee di Val de' Varri
Foto di @upix_under_pixel

Leonessa (RI)

Questo incantevole borgo eretto a più di 900 metri nel Reatino è il posto perfetto per evadere dal caldo estivo della città. La sua posizione, al confine con l’Umbria e a pochi km dall’Abruzzo, l’ha reso nel corso del tempo un punto strategico nell’Appennino centrale e l’influenza di più culture è ancora visibile nella sua fisionomia.

Leonessa nasce nel XIII secolo dall’unione di vari castelli esistenti nella zona. Nel corso della sua storia ha demarcato il confine tra Stato della Chiesa e Regno delle Due Sicilia ed è appartenuta per due secoli alla provincia dell’Aquila. La marcata impronta medioevale è evidente nelle strutture che la compongono e nei resti delle mura che una volta difendevano il comune. Ma possiamo trovare anche tanti palazzi, piazze, chiese e fontane, eretti nei secoli successivi, dal fascino indiscutibile e con tanta storia da raccontare. Adatto sia per le passeggiate estive, dentro e fuori il centro abitato, con le sue tinte verdeggianti, sia per chi in inverno vuole usufruire degli impianti sciistici del Terminillo, vista la presenza del comprensorio di Campo Stella.

Rifugio Maiolica Leonessa

Foto di @redy76

Gole del Lacerno (FR)

Il canyon delle Gole del Lacerno è uno dei tesori nascosti della Ciociaria. L’omonimo fiume ha solcato per anni e anni la roccia fino a creare un paesaggio quasi di un altro mondo.

Situate nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il percorso non si estende in altura ma proprio lungo il corso del fiume, tra gole, tronchi e pareti altissime che si allargano e stringono fino ad accompagnarvi alla fine del sentiero, all’emozionante cascata del Cuccetto del diavolo. Un po’ di fatica verrà premiata da questo spettacolo. Il tragitto si suddivide in due parti, una più boschiva e semplice, l’altra con la compagnia delle acque del fiume, durante il quale il rumore, o suono se vi piace di più, dell’acqua vi accompagnerà per tutta la risalita.  Il livello del fiume potrebbe variare durante l’anno e questo può semplificare o rendere più complicato il percorso. Probabilmente vi bagnerete le scarpe quindi un cambio non fa mai male.

Gole del Lacerno

Foto di @misszerobalance

Forre di Corchiano (VT)

Entrare qui è come fare un tuffo nel passato. Oltre alla variopinta natura che le circonda, le Forra di Corchiano portano sulla “pelle” e nel paesaggio, segni di civiltà più o meno lontane.

In quest’area del viterbese che si estende lungo il Rio Fratta un tempo vivevano i falischi, cugini meno noti degli etruschi. Possiamo quindi ammirare le loro opere: vie cave, opere idrauliche, antiche tombe. Anche i segni del dominio romano sono evidenti, con i loro ponti e loro strade. Qui infatti rimane un tratto della Via Amerina che un tempo collegava Roma ai principali centri d’interesse in Umbria. Non finisce qui. Con le piccole cavernette di età preistorica e protostorica il salto nel passato sarà molto alto. Anche l’occhio vuole la sua parte e qui non rimarrete delusi. Le Forra nascondono una natura misteriosa. Le profonde rupi e le tagliate di tufo accolgono una vegetazione selvaggia e piccoli torrenti che si riversano in cascate. Prestate attenzione anche agli animali, potreste rimanere sorpresi dalla vastità di specie che incontrerete. 

Foto di @fabrizio_del_duca

Monte Livata (RM)

Tutta la bellezza della montagna e del Parco dei Monti Simbruini alle porte di Roma. Monte Livata, una bellezza tutta da scoprire fino a quasi 1800 metri di altitudine. La montagna si divide in tre zone.

Livata vera e propria si trova nella parte più bassa, sui circa 1300 metri, ed è sicuramente la meta ideale per chi vuole rilassarsi. La fascia intermedia è detta Campo dell’Osso, ricca di sentieri tra i boschi in estate, tra cui quello che conduce al Santuario della Santissima Trinità. In inverno qui potete trovare una suggestiva pista da scii di fondo immersa nel parco naturale. La vetta è chiamata Monna dell’Orso e durante i mesi più freddi è la tappa ideale per gli amanti degli sport invernali. Nei mesi più caldi troviamo comunque diverse possibilità di escursioni verso le vette e i boschi vicini. Mountain bike, equitazione, orienteering o semplici passeggiate e molte altre attività. In più consigliamo di visitare anche la vicina Subiaco con i suoi monasteri. 

Vista da Campo dell'Osso a Monte Livata

 

Le passeggiate nel Lazio e le escursioni rilassanti rappresentano la fuga perfetta dalla calura estiva della città. Offrono un rifugio rinfrescante e la possibilità di riscoprire la natura in tranquillità, a pochi passi dal caos urbano. Un’occasione ideale per chi cerca un po’ di fresco e di pace.

Se cerchi idee per dei trekking rilassanti con cui esplorare la regione, puoi consulare la nostra guida "5 Trekking di livello facile da fare nel Lazio", in cui troverai degli spunti anche per rinfrescarti durante le tue avventure e passeggiate. 

Il Lazio offre tantissimi itinerari, ideali sia per i novizi che per i più esperti. Una regione variegata in cui troverai sicuramente la tappa che fa per te, tra storia, arte e natura. Parti per il tuo viaggio e condividi le tue avventure con noi su Discover Lazio