- Portico d’Ottavia – Quartiere Ebraico
- Piazzale Caffarelli
- Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
- Galleria Sciarra
- Fontana di Trevi
- Villa Aldobrandini
- Arco di Settimio Severo
- Terrazza sul Foro
Informazioni sul percorso: 51 MIN 3,8 KM
1) Portico d’Ottavia – Quartiere Ebraico
Parti dal cuore del Quartiere Ebraico, con il Portico d'Ottavia. Questo portico romano è un tesoro della città, con un piccolo percorso nascosto, circondato dai resti di un tempio antico e da uno dei quartieri più caratteristici di Roma. Oggi, l'angolo sudorientale e il grande propileo di accesso sono gli unici resti visibili del Portico d'Ottavia. Nonostante questo, il Portico rimane un importante simbolo del Quartiere Ebraico, tanto da dare il nome alla via principale che lo attraversa. Il Portico d'Ottavia è una testimonianza della storia antica di Roma, costruito da Augusto tra il 27 ed il 23 a.C. in sostituzione del più antico Portico di Metello, si presentava come una sorta di museo all'aperto, con una grande quantità di opere d'arte.
Foto di @francescasonio
2) Piazzale Caffarelli
Dopo aver esplorato il Quartiere Ebraico, dirigiti verso il Piazzale Caffarelli. Questa grande piazza regala una vista alternativa ma spettacolare sulla città che sicuramente ti lascerà a bocca aperta. Scatta una foto dalla terrazza per catturare questo panorama mozzafiato. Una visuale d’eccezione sull’Altare della Patria che non capita di vedere tutti i giorni e, in più, uno scorcio su Roma davvero romantico ed emozionante.
Foto di @maybeinrome
3) Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Passa poi per la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola per scoprire la bellezza di una cupola, che in realtà non c’è. Un tempo cappella universitaria del Collegio Romano, l’edificio è collocato a Campo Marzio, affacciato sulla piazza omonima della chiesa. Voluta e finanziata dal vescovo Ludovico Ludovisi venne a costare una cifra spropositata, 200 mila scudi, somma che non bastò però per completare la cupola. Per sopperire a questo problema venne chiamato il pittore gesuita Andrea Pozzo. Pozzo, maestro della tecnica trompe-l’oeil, tipica dei giochi di illusione del barocco, realizzò sia l’opera principale della chiesa, ovvero l’affresco della “Gloria di Sant'Ignazio”, sia la falsa cupola. Per la cupola Pozzo realizza su tela una prospettiva che guardata da una certa posizione, il tondo dorato sul pavimento, dona l’effetto tridimensionale. Il soffitto piatto ricrea la profondità e la curvatura tipiche delle cupole classiche, dove in realtà non ci sono.
Foto di @abrunetty
4) Galleria Sciarra
Dirigiti nel quartiere Trevi, precisamente in via Minghetti, una traversa di via del Corso, dove troverai uno dei più spettacolari esempi di stile liberty a Roma. Ideato in un momento di trasformazione per Roma, appena diventata capitale, questo passaggio pedonale rappresentava la voglia di cambiamento delle grandi famiglie dell’epoca. Fatto costruire da Maffeo Barberini Colonna per unire vari ambienti del Palazzo Sciarra, scelse Giulio De Angelis perché uno dei più innovativi architetti italiani (autore anche del palazzo della Rinascente). La Galleria rappresentava il cortile esterno ed è possibile accedervi anche da piazza dell’Oratorio. È un piacere immergersi ancora in questo ambiente, tra pitture, colonne e vetrate e che potete trovare aperto negli orari di ufficio.
Foto di @albertoalvaro.photo
5) Fontana di Trevi
La prossima tappa non ha bisogno di presentazioni: la Fontana di Trevi, nota per la sua bellezza mozzafiato ma anche per le storie e le leggende che riguardano gli innamorati. Sulla sua destra, formata da semplici zampilli d’acqua, potete trovare la “Fontanella degli Innamorati”. Leggenda vuole che la sera prima di un lungo viaggio o di un addio, due giovani si recavano alla fontanella e uno dei due riempiva un bicchiere mai usato prima e lo offriva al suo amore. Dopo aver bevuto e rotto il bicchiere si era certi di non perdere la persona amata e di non essere mai dimenticati, insieme a Roma.
Foto di @valentino_ligori
6) Villa Aldobrandini
Ora puoi proseguire verso Villa Aldobrandini, vicino Piazza del Quirinale. Un giardino pensile, racchiuso da muraglioni, con una vista spettacolare sulla città. Con questo panorama puoi rilassarti nel parco e goderti questo angolo di pace in mezzo alla frenesia di Roma. Appartenuta al nipote di papa Clemente VIII, il cardinale Pietro Aldobrandini, la villa venne arricchita da Giacomo Della Porta, suo architetto di fiducia, che dotò il palazzo di scale e logge e di una facciata continua sul giardino. I viali furono arredati con statue (oggi puoi vederne le copie), vasi e altri ornamenti, insieme agli alberi ad alto fusto che ancora troviamo nel giardino. Quest’ultima è attualmente l’unica parte ancora aperta al pubblico.
Foto di @hannapisi
7) Arco di Settimio Severo
Arriva nella stupenda Piazza del Campidoglio e prosegui nella strada che, a sinistra in discesa, porta proprio al lato dell’Arco di Settimio Severo. Qui avrai una visuale davvero romantica su questo gioiello, ancora praticamente intatto, e su tutto il Foro Romano. L’arco, alto 26 metri e largo 23, fu eretto dal Senato nel 203 d.C. in onore dell’imperatore Settimio Severo e dei suoi due figli, Caracalla e Geta per celebrare la vittoria sui Parti, ottenuta con due campagne militari. Il motivo della sua conservazione quasi perfetta è che durante il Medioevo vi fu costruita addosso la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco al Foro Romano, demolita poi nel XVI secolo ma che ha protetto per tanto tempo questo arco così bello e maestoso.
Foto di @krogeak
8) Terrazza sul Foro
Infine, torna in Piazza del Campidoglio e stavolta prendi la strada che scende verso destra. Ti ritroverai alla Terrazza sul Foro Romano, uno spot incredibile da dove poter osservare questa meraviglia che dai romani è giunta fino ai nostri giorni. Di sera con le luci è davvero incantevole ma vale la pena vederlo in ogni momento della giornata. Non si può finire questo percorso in maniera migliore. Questo spettacolo racchiude quello che per secoli ha rappresentato il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma. Un mix perfetto di arte e storia che, in fin dei conti, è la vera magia e quello che rende speciale la città di Roma.
Foto di @denyjoker
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