6 Trekking da fare in primavera nel Lazio

6 Trekking da fare in primavera nel Lazio - Discover Experience

L’arrivo della primavera è il momento perfetto per allacciare gli scarponi e partire all’avventura! Il clima è perfetto per camminare sui sentieri di montagna mentre le creste si colorano con lo sbocciare dei fiori. Ma anche per tornare finalmente vicino all'acqua, tra fiumi, laghi e cascate mozzafiato. Sia per i più esperti che per i semplici amanti della natura, abbiamo quindi selezionato sei trekking imperdibili da fare in questa stagione nel Lazio. 

 

  1. Monte Soratte (RM)
  2. Via degli Inferi e cascate di Cerveteri (RM)
  3. Lago della Duchessa (RI)
  4. Monte Circeo (LT)
  5. Monte Gemma (FR)
  6. Eremo di San Michele Arcangelo (LT)

 

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

 

Monte Soratte - La montagna sacra di Roma (RM)

Da secoli attira nei suoi boschi animi avventurosi. Seppur di soli 691 metri ha da sempre ispirato la fantasia di osservatori e anche poeti, grazie alla sua posizione particolare nel mezzo alla Piana del Tevere e alla sua insolita forma.

Partendo dal grazioso borgo di Sant’Oreste troverai alcuni percorsi per il trekking alla volta delle varie cime, attraversando sentieri tra alberi secolari, rifugi di briganti e rocce calcaree. In cima, oltre ad un panorama mozzafiato, potrai osservare da vicino i misteriosi eremi di San Silvestro e Santa Lucia, che qui per anni hanno cercato la pace dalla frenesia della vita cittadina. Questa montagna, infatti, ha rivestito nel corso del tempo grande importanza sia dal punto di vista storico che religioso. Visitabili sono anche le Gallerie del Monte Soratte, dei bunker e tunnel costruiti negli anni 30, dopo la Prima Guerra Mondiale, e utilizzati fino al finire degli anni ’60.

Eremo di San Silvestro sul Monte Soratte

Foto di @alessiodisilvestro

 

Via degli Inferi fino alle Cascate di Cerveteri (RM)

Alla scoperta dell’antica Via degli Inferi fino ad arrivare alle cascate di Cerveteri, in un viaggio attraverso la storia e la natura. La zona è conosciuta come "l'Amazzonia del Lazio" per i suoi corsi d'acqua e la flora selvaggia.

La Via degli Inferi è stata il collegamento che gli etruschi avevano creato per unire la città di Caere (nei pressi dell’attuale Cerveteri) alla necropoli. Un vero e proprio canyon, avvolto dal verde di una natura prorompente, dal valore archeologico inestimabile. Con un trekking ad anello di media difficoltà si possono scoprire le cinque cascate del Fosso della Mola, mentre si ammirano anche le testimonianze storiche del territorio, come le mura di Caere e la necropoli del Laghetto. Le cascate sono una più spettacolare dell’altra e la loro ricerca renderà il percorso ancora più divertente.

Cascate di Cerveteri

Lago della Duchessa - Trekking ad alta quota (RI)

Uno dei laghi più elevati dell’Appennino Centrale, meravigliosamente incastonato tra le maestose montagne della Duchessa, un gioiello capace di stupire e racchiudere l’essenza di queste terre.

Di origine carsica, questo bacino situato quasi a 1800 metri di altitudine è il luogo perfetto per chi vuole fare trekking respirando aria fresca di montagna in un paesaggio meraviglioso. Lo specchio d’acqua in sé è molto piccolo, circa 400 metri di lunghezza per 150 di larghezza e la sua profondità può variare in base a molti fattori. Il lago, infatti, è alimentato dalle precipitazioni atmosferiche e dallo scioglimento delle nevi. In inverno spesso è ghiacciato mentre d’estate il livello cala anche per i molti animali che si fermano ad abbeverarsi. Gli antichi rifugi in pietra dei pastori, ancora visibili, sono stati sostituiti da moderne casette in muratura, utilizzate ancora durante l'estate. Per un’escursione consigliamo di partire dal borgo di Cartore, nel comune di Borgorose.

Scopri le escursioni di gruppo in programma al Lago della Duchessa.

Lago della Duchessa

Foto di @coast_to_costans

Monte Circeo - Alla conquista del Picco di Circe (LT)

La conquista del Picco di Circe richiede un po’ di fatica. Seppur a quote basse (siamo intorno ai 500 metri) la salita non sarà delle più semplici ma il panorama che ti regalerai all’arrivo sarà indimenticabile.

Si tratta infatti di un percorso di trekking non molto battuto che attraversa però tutti i luoghi più belli della zona. Un lembo di dune e sabbia dorata divide i laghi costieri dal mare, con lo scenario della Torre Paola e il Promontorio del Circeo che si affacciano sul Tirreno. L’attrazione che Ulisse provò verso Circe si trasforma improvvisamente in quella di chi, passo dopo passo, si rende conto di avvicinarsi sempre di più al Picco, con sali e scendi sulla dorsale e una spettacolare vista dove si riescono a scorgere le isole Pontine e l'arcipelago Partenopeo. Conquistata la cima sarà possibile tornare al livello del mare dove il tramonto sul golfo ti libererà da tutta la fatica.

Picco di Circe Monte Circeo

Foto di @izzo_avventure

Monte Gemma - Immersi tra faggete secolari (FR)

Una perla incastonata tra le pieghe dei Monti Lepini. Dalla cima, circondata da boschi secolari, puoi godere di un panorama unico sulla splendida Ciociaria, sui Monti Aurunci e sulle vette del Parco d'Abruzzo.

Con questo trekking ti addentrerai tra magiche faggete secolari, attraversando luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato e la natura regna sovrana. Salendo verso la vetta, ti sentirai pervadere da un senso di pace e troverai tanti punti di sosta dove ammirare la valle sottostante e lasciarti cullare dal silenzio. La Ciociaria, con i suoi colori caldi e i campi che si estendono all’infinito, si svelerà davanti a te. I Monti Aurunci, come guardiani silenziosi, ti osserveranno da lontano. E il Parco d’Abruzzo, con le sue vette maestose, sarà lo sfondo ideale per questo paesaggio mozzafiato. Per un’escursione non troppo impegnativa ti consigliamo di partire da Supino.

Vetta del Monte Gemma

Foto di @andrea_ceccarini

Eremo di San Michele Arcangelo fino alla Cima del Redentore (LT)

Una piccola chiesa scavata nella roccia alle pendici del Monte Altino. Il sentiero per arrivare qui si snoda sulle pareti della montagna, regalando dei paesaggi davvero unici e permette di raggiungere anche la Cima del Redentore.

L’itinerario di trekking più classico è abbastanza semplice e parte dal rifugio Pornito, nel territorio di Maranola, una frazione di Formia. Il percorso per arrivare qui è davvero suggestivo, di facile percorrenza e ben segnalato. È sconsigliato venire qui in piena estate data la lunga esposizione al sole del versante. Oltre a poter visitare l’eremo, proseguendo l’escursione si può arrivare fino alla cima del Redentore e godersi una visuale splendida sul golfo di Gaeta. L’eremo è stato costruito nell’830 per custodire la statua dell’arcangelo. Solo nel 1893 la chiesa ha assunto la conformazione che conosciamo adesso, con la particolare facciata neogotica. Alcuni racconti parlano di come sia stata proprio la statua dell’arcangelo a scegliere questo luogo per essere custodita. Adesso d’estate è qui a proteggere il bestiame dei pastori, mentre d’inverno viene custodita nella chiesa dell’Annunziata, a Formia.

Eremo di San Michele Arcangelo sul Monte Redentore

 Foto di @sonneblom_

 

Tra vette panoramiche e cascate nascoste, ogni sentiero offre un’avventura diversa e la possibilità di immergersi nella bellezza della natura di una regione splendida come il Lazio. Che siate esperti escursionisti o semplici amanti del verde, queste destinazioni regalano esperienze indimenticabili e momenti di puro benessere all’aria aperta.

Cerchi altri spunti per le tue escursioni? Puoi trovare altre proposte che fanno al caso tuo nella guida sulle Gite da fare in primavera nel Lazio.

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

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