12 Luoghi da vedere in provincia di Rieti

Cosa vedere in provincia di Rieti

Racchiusa nel cuore dell'Italia centrale, la provincia di Rieti custodisce tanti luoghi che offrono una varietà di bellezze naturali e culturali. Grazie alla sua posizione privilegiata, tra le montagne degli Appennini e la valle del Tevere, questa provincia unisce paesaggi suggestivi a opere d'arte e di architettura dal grande valore storico. Qui ti presentiamo i "12 luoghi da vedere in provincia di Rieti", dai pittoreschi borghi medievali ai paesaggi naturali che ti regaleranno un'esperienza indimenticabile alla scoperta di questa magnifica terra.

  • Lago del Salto
  • Lago del Turano con i suoi borghi
  • Lago della Duchessa
  • Eremo di San Cataldo
  • Gole del Farfa
  • Greccio e il suo santuario
  • Monte Terminillo
  • Leonessa
  • Abbazia di Farfa
  • Casperia
  • Collalto Sabino
  • Labro

 

Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti. 

Lago del Salto

Il più grande bacino artificiale della regione, punto di riferimento per quanto riguarda gli sport acquatici. Il Lago del Salto nasce nel 1940 dalla costruzione dell’omonima diga e la successiva sommersione della Valle del Cicolano. La forma del bacino ricorda quella di un fiordo proprio perché adagiata tra l'antica valle e i rilievi circostanti. Tra questi spicca sicuramente il Monte Navegna, ideale per chi volesse cimentarsi nel trekking e da cui godere di una vista invidiabile sul lago. Gli appassionati si radunano qui per praticare wakeboard ma anche per assistere a gare di rilievo internazionale. Borgo San Pietro e Fiumata sono due bellissimi borghi che si possono incontrare sul suo perimetro, ideali per chi volesse godere di questo lago in modo più rilassato e scoprire le loro antiche tradizioni.

Escursione al Lago del Salto

Foto di @rossandroll_ph

Lago del Turano con i suoi borghi

Il secondo lago artificiale per grandezza della provincia, dopo il Lago del Salto, protetto dalla Riserva dei Monti Navegna e Cervia. Meta turistica rinomata per la limpidezza delle sue acque e la rigogliosa natura che lo circonda, non manca di regalare scorci fantastici. Comunica con il vicino Lago del Salto tramite un canale costruito proprio sotto il Monte Navegna e insieme contribuiscono ad alimentare la centrale idroelettrica di Cotilia. Come quelli che si possono apprezzare dai due graziosi borghi posti alle sue estremità. Troviamo Castel di Tora sulla sponda nord-orientale, mentre Colle di Tora su quella occidentale, entrambi di appena 300 abitanti. Donano a questo lago un aspetto fiabesco e sono il primo considerato come uno dei borghi più belli d'Italia mentre il secondo molto usato come set cinematografico. Su di un sottile lembo di terra che prolunga sulle acque del lago troviamo Antuni, tra i borghi fantasma più affascinanti della regione. Un luogo sfortunato ma che ancora oggi ci delizia con i suoi panorami davvero unici.

Gita al lago del Turano

Foto di @angela_fsc

Lago della Duchessa

Un piccolo bacino di origine carsica tra le cime dell'Appennino Centrale, a quasi 1800 metri di altitudine. Un angolo di pace che, come un gioiello, si incastona nello scenario meraviglioso che lo circonda. Potreste trovarlo ghiacciato nei periodi più freddi. Non si può arrivare qui in auto ma solamente a piedi. Il consiglio è quello di partire dal bellissimo borgo di Cartore, nel comune di Borgorose. Lo specchio d'acqua è di modeste dimensioni, circa 400 metri di lunghezza per 150 di larghezza. Il lago è alimentato dalle precipitazioni atmosferiche e dallo scioglimento delle nevi. Questo influenza molto la sua profondità. Possiamo infatti trovarlo ghiacciato nei mesi più freddi o più secco in quelli più caldi, per via dei molti animali che si fermano qui per dissetarsi. Qui la biodiversità non manca. Sono tantissime le specie di piante e animali, più o meno rare, che possiamo incontrare.

Vuoi esplorare il Lago della Duchessa insieme alla community? Scopri i prossimi appuntamenti per i trekking di gruppo.

Trekking Lago della Duchessa

Foto di @instamoz

Eremo di San Cataldo

All’improvviso, tra una curva e l’altra della strada che collega Cottanello a Rieti, ci troveremo davanti al particolare Eremo di San Cataldo. Un santuario incastonato nella parete granitica che si affaccia sul torrente Aia, considerato un Monumento Naturale del Lazio. Il suo aspetto umile, spoglio, con uno stile quasi medioevale, lo rende unico. Questo perché l’eremo nasce con la funzione di romitorio e successivamente viene adibito anche a chiesa. Quegli archi e piccoli campanili nascondono però un piccolo tesoro all’interno. Una serie di affreschi, coperti da altre opere nel corso dei secoli, ma rinvenuti alla luce durante la Seconda Guerra Mondiale dopo alcune esplosioni, tra cui quello considerato come il più antico della sabina. Risalente al XII secolo, rappresenta “Il Redentore” nell’atto della benedizione. Il prezioso lavoro dei restauratori è riuscito a riportare alla luce tutta la storia e le opere che questo eremo può offrire. Non sempre è possibile visitare gli interni ma occorre prenotare una visita guidata.

Gita Eremo di San Cataldo

Foto di @_eli_elle

Gole del Farfa

Le acque del fiume Farfa, uno degli affluenti più importanti del Tevere, hanno creato un paesaggio magnifico, sia per le formazioni rocciose sia per la vegetazione che qui sembra la vera padrona di casa. Una zona ricca di anse e canyon che si estende per 35 ettari e protegge una vasta porzione della valle del fiume. Siamo in Sabina, tra il comune di Castelnuovo di Farfa e quello di Mompeo. I sentieri che regalano le gole sono ideali per gli amanti del trekking e della natura. Piante ed alberi di un verde splendente vi accompagneranno lungo tutto il percorso sulle rive del fiume, gelido in ogni stagione. Molti, infatti, vengono qui a cercare refrigerio soprattutto d’estate. Da non perdere il Ponte Romano che si incontra arrivando Castelnuovo di Farfa e che sovrasta l’omonimo fiume.

Trekking Gole del Farfa

Foto di @andrewsz

Greccio e il suo santuario

Greccio è un borgo sospeso a più di 700 metri nel cuore della piana di Rieti, luogo in cui San Francesco realizzò il primo presepe nel 1223. Non a caso si trasforma nel mese di dicembre, diventando un autentico Borgo del Natale. Greccio gli ricordava Betlemme, con cui tra l’altro è gemellata, e decise di ricordare qui la nascita di Gesù. In questo periodo tutto il borgo si illumina e propone un viaggio tra presepi artistici, statuine originali e botteghe degli artigiani. Il suo santuario è il più importante dei quattro fondati da San Francesco d’Assisi nella Valle Santa Reatina. L’edificio, tra il verde della selva, è incastonato nella roccia e sembra quasi che sia parte di essa. La prima rappresentazione della nascita di Gesù avvenne in quella che poi sarà il nucleo di tutto il santuario, la Cappella del Presepio. Scavata nella roccia, al suo interno possiamo trovare gli affreschi che raccontano e commemorano quei momenti, con San Francesco in compagnia del nobile di Greccio, Giovanni Velita, grande amico e suo aiutante in quell’occasione.

Santuario e Borgo di Greccio

Foto di @manutoni24

Monte Terminillo

Una montagna perfetta per tutte le stagioni, molto frequentata in inverno per i suoi impianti sciistici. Un massiccio di 2217 metri di altitudine, appartenente ai Monti Reatini, simbolo della Sabina e presenza costante nel panorama della zona. Per la sua posizione è facilmente raggiungibile da ogni direzione ed esistono varie strade e sentieri che permettono di apprezzarlo in tutta la sua bellezza e biodiversità. Per chi non volesse cimentarsi con sci e discese questo rilievo offre comunque la possibilità di apprezzare la quiete e la pace della montagna, con passeggiate, trekking e ciaspolate. Sono numerosi i sentieri che portano alla vetta o tra le cime secondarie. Affascinanti anche i rifugi posti sul percorso, di cui uno sulla cima. Da non perdere, per chi preferisce un passatempo più tranquillo, la visita dei borghi limitrofi di Leonessa, Micigliano e Posta.

Escursione Monte Terminillo neve

Foto di @luc88

Leonessa

Un incantevole borgo eretto a più di 900 metri di altitudine alle pendici del Monte Terminillo. La sua posizione, al confine con l’Umbria e a pochi km dall’Abruzzo, l’ha reso un punto strategico nell’Appennino centrale e l’influenza di più culture è ancora visibile nella sua fisionomia. La nascita di Leonessa si deve all’unione di vari castelli della zona nel XIII secolo. Nel corso della sua storia ha demarcato il confine tra Stato della Chiesa e Regno delle Due Sicilia ed è appartenuta per due secoli alla provincia dell’Aquila. La marcata impronta medioevale è evidente nelle strutture che la compongono e nei resti delle mura che una volta difendevano il comune. Ma possiamo trovare anche tanti palazzi, piazze, chiese e fontane, eretti nei secoli successivi, dal fascino indiscutibile e con tanta storia da raccontare. Adatto sia per le passeggiate estive, dentro e fuori il centro abitato, con le sue tinte verdeggianti, sia per chi in inverno vuole usufruire degli impianti sciistici del Terminillo, vista la presenza del comprensorio di Campo Stella.

Gita al borgo di Leonessa

Foto di @fujixmarcoizzo

Abbazia di Farfa

Avvolta da un mistico silenzio e circondata da un borgo grazioso, troviamo l’Abbazia di Farfa ai piedi del Monte Acuziano, nel comune di Fara in Sabina. Costruita nel VI secolo, è uno dei monasteri benedettini più importanti del nostro paese, dichiarato monumento nazionale nel 1928. La bellezza architettonica ed artistica del monastero e della sua basilica gli hanno permesso di ricevere questo riconoscimento, anche a testimonianza della storia millenaria che custodisce. L’abbazia ha vissuto periodi più e meno felici ma, nel momento di massimo splendore, è arrivata a possedere e controllare una grande porzione dell’Italia centrale. Un luogo dove si avverte tutta la spiritualità dei benedettini che ne hanno fatto la storia e continuano a vivere la loro quotidianità all’interno delle sue mura. Un angolo di pace, immerso nel verde del suo parco, perfetto che ci vuole trascorrere momenti di serenità e approfondire la storia affascinante di questo luogo solenne e ricco di aneddoti. 

Gita all'Abbazia di Farfa

Foto di @danieleatz

Casperia

Uno dei borghi più affascinanti della Sabina che, ancora oggi, riesce a sprigionare tutto il suo fascino medievale. Già citato da Virgilio nel Libro VII dell’Eneide, passeggiare tra le sue vie è come lasciarsi trasportare tra la storia e la leggenda. Veniva chiamata fino al secolo Aspra Sabina, forse per l’asperità del colle su cui è poggiata a 400 metri di altitudine, forse per il Monte Aspra o per la presenza della zona dell’omonima famiglia, ma non ci sono fonti certe. Anche la sua nascita è avvolta nel mistero, con leggende che raccontano di popoli lontani venuti qui per fondare nuove civiltà. Del presente possiamo dire però che Casperia merita assolutamente di essere visitata anche perché, non a caso, è stata insignita della bandiera arancione del Touring Club, un premio che ne riconosce l’alto valore per il turismo. In particolar modo a spiccare è l’integrità e l’omogeneità del nucleo abitativo antico, ristrutturato e molto piacevole da visitare. Un salto indietro nel tempo, tra piccoli vicoli, case in pietra e antiche botteghe.

Gita al Borgo di Casperia

Foto di @stevaleri

Borgo e castello di Collalto Sabino

Collalto Sabino è il terzo borgo più alto della provincia di Rieti, dal quale si può godere di una vista che spazia dal Gran Sasso al Terminillo, fino alla Maiella. Classificato tra i borghi più belli d’Italia, in questo paesino sembra che il tempo non sia mai passato. Questo anche grazie alla maestosa rocca in stile sei-settecentesco dalla quale si ammira una vista spettacolare. Arroccato sul delizioso borgo, a 1000 metri sul livello del mare, la sua costruzione viene fatta risalire tra il ‘300 ed il ‘400 ma l’aspetto attuale del Castello è in stile sei-settecentesco. Il palazzo baronale, situato accanto alla fortezza, sembra formare un unicum architettonico. Inoltre, intorno alla struttura, è possibile ammirare ulteriori fortificazioni e baluardi difensivi. Nel periodo Natalizio il borgo assume le sembianze di un bellissimo presepio dall’atmosfera surreale, motivo in più per fare tappa qui durante le vostre gite invernali.

Gita borgo Collalto Sabino

Foto di @valentino_ligori

Labro

Al confine con l’Umbria troviamo il piccolo borgo medievale di Labro, chiamato anche il “paese di pietra”. Ospita il Castello Nobili Vitelleschi e dalla sua posizione in altura, domina il vicino lago di Piediluco, in provincia di Terni. La sua storia millenaria appare come impressa sulle pietre del borgo. Possiamo avvertirla sulle strade, nei vicoli e scolpita sulle mura delle sue case. Il castello in primis riassume tutta la sua storia: prima i Nobili e poi Vitelleschi controllarono questo feudo. Nel suo momento più buio, a ridosso del 1900, gli eredi congiunti di queste famiglie lo riportarono al suo antico splendore, in particolare grazie alla signora Ottavia Nobili Vitelleschi. La pietra qui è ovunque e vi accompagnerà dal basso, con un susseguirsi di scale, salite e vicoli, fino alla sua cima da dove potete ammirare la splendida vallata che si presenta davanti ai vostri occhi.

Labro borgo e lago Rieti

Foto di @nuovi_occhi_aliceph

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